La finestra per tetti, oltre ad assolvere le stesse funzioni del lucernario dando luce e aria negli ambienti, regala una sensazione di benessere abitativo a chi vive nella mansarda in cui la finestra è stata installata, riducendo al contempo i consumi energetici. Nello specifico, se il lucernario garantisce una semplice areazione all’interno dello spazio non abitabile, la finestra per tetti consente di regolare il circolo dell’aria donando il giusto comfort in termini di vivibilità. In sintesi si può dire che il lucernario ha la funzionalità di far entrare luce e aria nel sottotetto mentre la finestra per tetti rende abitabile l’ambiente.
La finestra per tetti consente inoltre di regolare la temperatura nell’area del sottotetto abitato, l’umidità, e il livello di rumorosità e luminosità dell’ambiente di vita. La finestra per tetti diventa parte strutturale della propria abitazione, un elemento architettonico fondamentale che determina il grado di vivibilità, sicurezza e comfort. La serenità ed il grado di separazione che consentono queste strutture è stato convalidato nella storia dai grandi architetti, letterati e poeti come C. Pavese.
Cesare Pavese – Il paradiso sui tetti
Sarà un giorno tranquillo, di luce fredda
come il sole che nasce o che muore, e il vetro
chiuderà l’aria sudicia fuori del cielo.
Ci si sveglia un mattino, una volta per sempre,
nel tepore dell’ultimo sonno: l’ombra
sarà come il tepore. Empirà la stanza
per la grande finestra un cielo più grande.
Dalla scala salita un giorno per sempre
non verranno più voci, né visi morti.
Non sarà necessario lasciare il letto.
Solo l’alba entrerà nella stanza vuota.
Basterà la finestra a vestire ogni cosa
di un chiarore tranquillo, quasi una luce.
Poserà un’ombra scarna sul volto supino.
I ricordi saranno dei grumi d’ombra
appiattiti così come vecchia brace
nel camino. Il ricordo sarà la vampa
che ancor ieri mordeva negli occhi spenti.